ERRORE ASSETTO #2

ERRORE ASSETTO #2

Altro errore di assetto frequente è lo stare storti, ossia non in asse, inclinati verso destra o sinistra a causa di un piegamento involontario dell'anca del quale appunto spesso nemmeno ci si accorge.

È quella cosa che si nota quando il cavaliere per far girare o spostare il cavallo sposta se stesso pensando in quel modo di avere più controllo sulla reazione del cavallo.

Il cavaliere dunque è seduto in sella scentrato visto da davanti o da dietro. Il bacino si sposta da una parte e dalla parte opposta si chiude l'anca, flettendosi.
Questo porta a un azione sbagliata, irregolare e unilaterale del peso ossia dell'assetto.
È un errore subdolo difficile da correggere da soli perché spesso ci sembra invece di stare dritti.
In questo caso è indispensabile un aiuto da giù, un istruttore, che possa accorgersi dell'irregolarità e cercare di capirne le cause per poi correggere la posizione.

Possibili cause:

- errata comprensione dell'aiuto del peso/assetto come aiuto per i movimenti laterali/su due piste;
- cavallo non diritto (* su questo argomento torneremo più avanti - è uno dei punti e maggiori obbiettivi di tutta quanta la scala di addestramento) e poca sensibilità da parte del cavallo su uno dei due lati alla gamba;
- sella posizionata male o non adatta;
- staffe dispari;
- cause fisiche del cavaliere come una posizione non corretta del bacino o qualche irregolarità della colonna vertebrale (qui eventualmente può essere d'aiuto una visita medica - fisioterapista).

Possibili conseguenze:

L'unilateralità degli aiuti di peso/assetto non può portare ad un uso appropriato di questi ultimi e di conseguenza anche l'aiuto delle gambe non avrà l'effetto corretto e desiderato. Spesso il cavaliere cerca di compensare il deficit con l'aiuto delle redini/della mano (per esempio passando la mano interna all'esterno al di là della criniera). Questo non fa che peggiorare ulteriormente la posizione in sella.
La schiena del cavallo viene continuamente sottoposta ad uno sforzo non bilanciato il che causa uno sviluppo sbagliato e non armonico della muscolatura dorsale fino a causare contratture dolorose.

NB: Con un corretto addestramento, nel rispetto dei tempi di sviluppo muscolare e scheletrico del cavallo, l'intervento di veterinari o terapeuti di vario genere viene ridotto drasticamente. Io credo sia meglio prevenire che curare. O in ogni caso cercare la causa invece che curare solo il sintomo, anche se è difficile intervenire quando per mesi o anni si è già lavorato in maniera poco funzionale e casuale, dando poco peso all'importanza dello sviluppo dell'apparato scheletrico e muscolare. Il cavallo è un atleta. Come noi ha tempi e modi ben precisi che devono essere rispettati se non si vogliono fare danni.

Possibili soluzioni:

Possono essere d'aiuto un programma di ginnastica a 360 gradi che miri a un miglioramento della propria postura, ma soprattutto a un bilanciato uso dei muscoli e delle articolazioni. La destra e la sinistra devono essere "portati a pari livello". Il lato debole deve essere rinforzato o reso più elastico (stiamo parlando del cavaliere 😬).

Continui esercizi di assetto (ne esistono una marea e chi verrà al prossimo seminario che organizzeremo verrà torturato da questo punto di vista 😂😈 - io devo dire di essere avvantaggiata in questo grazie agli anni di volteggio fatti fino ai massimi livelli - tutti dovrebbero provare le basi del volteggio almeno una volta - fa miracoli in termini di equilibrio, scioltezza e quindi assetto).

Bisogna cercare di diventare più alti in sella, come se un filo ci tirasse leggermente in su dal punto centrale del cap e come se volessimo arrivare più giù possibile con "il tallone" (più corretto è in generale volersi allungare verso il basso con le gambe fino ai piedi). Il tallone deve stare basso sì, ma non eccessivamente.

Spero si capisca 😅

Se avete dubbi chiedete!

Buon lavoro 😘

#equitazioneperamore
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