ESERCIZIO CHIAVE: IL (MEZZO) GIRO SULL’ANTERIORE

05 maggio 2018

Che cos’è e perché questo esercizio così poco conosciuto e sottovalutato è così importante?

Questo esercizio è il cugino minore del più conosciuto mezzo giro sulle anche. E’ molto semplice da eseguire, quindi può essere richiesto prima rispetto a quello sulle anche.
Anche se non ideale se si pensa all’evoluzione del cavallo secondo la scala di addestramento (v. LIBRO “La scala di addestramento - La chiave dell’equitazione”), è un ottimo esercizio che può aiutare sia il cavallo che il cavaliere a capire una serie di cose fondamentali.

Perché non è ideale?

Perché (tra poco vedremo come si svolge l’esercizio e quindi si capirà meglio) girando con i posteriori attorno agli anteriori che invece restano fermi, il cavallo porta il peso sulle spalle e alleggerisce il treno posteriore, cioè il contrario di quello che si vuole raggiungere con l’addestramento.
Poco avevamo parlato proprio di questo (nel POST “Il mio cavallo è pesante davanti…” - lo trovate qui).
Non c’è da preoccuparsi però, nel senso che se tutto il lavoro viene svolto correttamente, questo piccolo esercizio non influenzerà in modo negativo l’equilibrio tra le parti.

Quali vantaggi porta con se questo esercizio?

Il cavaliere impara ad usare in modo corretto gli aiuti DIAGONALI (fondamentali per un corretto svolgimento di qualsiasi movimento in campo). La gamba interna diventa protagonista e deve agire nel punto giusto con la giusta pressione. Tutta la gamba! Non solo la parte inferiore e soprattutto non il tallone che viene tirato su o cose del genere. Questa gamba agisce verso la mano esterna. La mano esterna diventa quella che controlla la girata e “delimita” la spalla, in modo che questa non “esca” troppo a causa di una flessione esagerata. La mano interna chiede una leggera flessione (quella anteriore che consiste nella cessione della nuca - v. POST “Il mio cavallo è rigido, fatica a flettersi!”). La gamba esterna è l’antagonista di quella interna, controlla la velocità della girata affinché non sia troppo elevata. Il giro deve essere eseguito lentamente ed in modo controllato, un passo alla volta. Inoltre la gamba esterna si occupa di terminare il giro, fermando la girata quando necessario.
L’assetto, in generale, deve essere corretto e il peso deve essere distribuito bene. Sono leggermente più “seduta/o” dalla parte interna, ma attenzione, non devo sbilanciarmi verso quella parte. Il bacino spinge leggermente, ma non mi devo piegare lateralmente. Se sposto l’equilibrio fuori dal centro il cavallo non reagirà al peso come dovrebbe spostandosi, ma resterà fermo o si sposterà a fatica. Il cavaliere non imparerà l’impiego corretto del peso e del bacino.
Meno male che doveva essere facile 😂
E’ basilare! Sono tutte cose che dovrebbero essere chiare a tutti ed utilizzate in modo corretto in ogni momento, durante ogni girata per esempio.
E’ importante anche come viene preparato l’esercizio. Si parte infatti dall’alt. Eseguito come si deve e preparato in modo adeguato con le mezze fermate (v. POST “La mezza fermata”).

L’esecuzione:

Eseguo un alt lungo la pista, ma stando più all’interno, per permettere al cavallo di girarsi senza dover alzare la testa o retrocedere. Questo vale se si è in un campo chiuso o con una staccionata alta. Quindi mi fermo sulla seconda pista.
Ora la parte esterna diventerà quella interna (parlando di gambe mani e flessione) e viceversa.
Facciamo finta di trovarci a mano destra.
La mano esterna (sx) diventa ora quella interna, che chiede una leggera flessione, assieme alla gamba interna. La nuova mano esterna (dx) permette la flessione, ma la delimita, evitando che la spalla “fugga” in fuori.
La gamba interna inizia a spingere il posteriore attorno all’anteriore. Quest’ultimo resta fermo, limitandosi a girare “su se stesso” con piccoli passetti.
La gamba esterna evita che la girata avvenga troppo velocemente e la conclude, una volta terminata.
Inizialmente è sufficiente qualche passetto, senza fare i 180°. Come sempre meno è più e dal momento che anche il cavallo deve capire le “nuove” richieste, inizialmente va bene accontentarsi di un accenno. Se il cavallo cede lateralmente alla richiesta della gamba, va già bene.
Il cavaliere deve avere “davanti a se” il cavallo. In generale gli aiuti vanno dati pensando “in avanti”. In questo modo il cavallo non fa passi indietro. Questo non deve avvenire infatti!
Se il cavallo si sposta in avanti (reazione abbastanza normale all’inizio) il cavaliere lo ferma con le mezze fermate.

Quindi, ricapitolando, il cavaliere impara a diversificare gli aiuti e a renderli indipendenti tra loro (ogni gamba e mano e lato del sedere 😜 ha la sua funzione, ben precisa) e il cavallo impara a reagire in modo adeguato a questi aiuti.
Il fine è sempre quello di perfezionare la comunicazione tra cavallo e cavaliere, affinché gli aiuti possano essere sempre più chiari, ma meno visibili da fuori…

Avevo già scritto questo post, poi Facebook ha deciso di crollare e mi si è cancellato tutto 😑
Quindi speriamo che questa sia la volta buona ...

A prestissimo!
E buon fine settimana a tutti!!! 😘





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