ESERCIZIO CHIAVE: TRANSIZIONI PASSO-GALOPPO-PASSO

15 marzo 2018

Come preannunciato i prossimi post saranno un po' più tecnici e dedicati ad alcuni esercizi "chiave". Parleremo per esempio del galoppo rovescio (PROSSIMO POST).
Questo argomento però non può essere affrontato prima di aver parlato delle transizioni passo-galoppo-passo.

Intanto cerchiamo di trovare "un'epoca" per questi esercizi... questo tipo di transizioni viene infatti preso in considerazione solo dopo il primo anno e mezzo di addestramento e con molta calma (verso la fine dei 5 anni) e la giusta preparazione 😊 insomma tutto è sempre collegato al prima!
Non potendo parlare anche di tutto quanto il prima sennò finirei non so quando... consiglio però di andare a rivedere eventualmente i post sulla mezza fermata e sulla partenza al galoppo.

Si iniziano a chiedere le prime transizioni dal passo al galoppo quando le reazioni agli aiuti sono già molto buone e quando le mezze fermate vengono comprese chiaramente. Queste servono sia per preparare, che per accompagnare l'esercizio. Quando si passa a delle richieste "nuove" (fino a questo punto erano conosciute solo le transizioni passo-trotto per es.), bisogna che il cavaliere sia particolarmente preciso e chiaro nella comunicazione degli aiuti. Questi possono anche essere leggermente esagerati all'inizio e se la reazione c'è, ma magari arriva un po' tardi, va benissimo. La prima cosa è far capire al cavallo che cosa vogliamo da lui. Non si può di certo pretendere la perfezione da subito. In questo modo stabiliamo un punto di partenza sul quale poi possiamo lavorare. Dalle prime reazioni infatti posso capire se ho agito troppo o troppo poco e dove invece devo cambiare/migliorare il mio intervento.


In testa devo avere l'idea di fare un passaggio da un buon passo, corretto, ad un buon galoppo, corretto, in modo più fluido possibile. Non mi devo concentrare solo sul momento della partenza. Il più è la preparazione (mezze fermate), ma anche la qualità dell'andatura precedente, che va mantenuta fino alla fine. Può darsi che inizialmente il cavallo faccia delle falcate di trotto in mezzo. Può voler dire che sono stata poco chiara e che le mie mezze fermate non hanno preparato correttamente o sufficientemente la partenza e/o che il mio peso era distribuito male.
Naturalmente le transizioni passo-trotto-passo e trotto-galoppo-trotto devono essere buone, prima di poter passare oltre. Spesso già qui ci sono un'infinità di dettagli ancora da migliorare. Provare a fare di più qualche volta ci fa capire che in realtà ci sarebbero prima altre cose che andrebbero riviste.
Un ottima occasione per mettersi alla prova.


Il passaggio dal galoppo al passo è parecchio impegnativo come tipo richiesta. Qui è particolarmente importante pensare ad un passaggio che, se pure in un'andatura inferiore, deve prevedere una nuova ripartenza in avanti. Cioè, devo mantenere l'equilibrio e l'attività del posteriore per evitare che il peso caschi in avanti nel momento della transizione. Non devo avere la sensazione di una frenata, per capirci, ma di un morbido passaggio, garantito dal posteriore che viene portato bene sotto e in avanti. Immediatamente dopo la transizione le mani e l'intero assetto permettono un buon passo in avanti (da dietro in avanti). Anche questo è possibile solo se la transizione viene preparata bene già durante il galoppo precedente, che non deve mai perdere di qualità fino all'ultima falcata (mezze fermate 😅).


Per capire se il cavallo peserà sulla mano invece di stare nel suo equilibrio ideale, possono aiutare una serie di transizioni all'interno del galoppo (medio-di lavoro-leggermente riunito), cedendo con la mano interna o con entrambi le mani per qualche falcata. Devo capire se il cavallo mantiene un buon galoppo solo perché appoggiato sulla redine o se (come dovrebbe essere), grazie all'assetto e alle gambe che fanno sì che il cavallo porti sotto il posteriore. In mano dovrei avere la leggerezza più assoluta, in ogni momento. Un contatto sì, ma nessun sostegno.
Per alleggerire il cavallo davanti e riportarlo in equilibrio basta agire più "in avanti" con l'assetto e con le gambe, aiutando il cavallo nel suo movimento, quasi rinnovando il galoppo ad ogni falcata, anche nel momento in cui si torna indietro.
Spesso è un problema di centralità del cavaliere, che pesa troppo in avanti con le spalle ed è quindi "fuori dalla sella con il peso", non agendo più in modo corretto con le gambe. Le mani cercano di sistemare le cose, ma come qualcuno forse avrà letto anche nel libro, non si parte mai dalle mani a richiedere le cose o a voler portare in qualche posizione il cavallo.

Sento che mi sto dimenticando qualcosa 😅😱

Allora...inizialmente non penso a transizioni ravvicinate, ma ne faccio una alla volta e mi accontento. Solo dopo aver poi ristabilito la calma e l'equilibrio, parto con la prossima richiesta. Una cosa per volta. Non appena riesco a farle singolarmente in modo corretto e fluido, posso pensare di farle in modo più ravvicinato. Per esempio faccio mezzo circolo al galoppo e mezzo al passo (qui ci stanno troppo bene dei cavalletti a proposito... es. galoppo in circolo, prima dei cavalletti transizione al passo - passaggio sui cavalletti - bassi - 70-80 cm - al passo - in questo modo lavoro anche sul mantenimento della qualità del passo - dopo di nuovo ripartenza al galoppo ecc. ricordarsi di cambiare di mano dopo 2-3 volte). Insomma ci sono infinite cose che posso fare con queste transizioni. Richiedendo già un certo grado di riunione (galoppo-passo) ed essendo impegnativo anche per il cavallo, come nuovo esercizio, mi devo ricordare di non lavorarci per troppo tempo. Qualche pausa al passo e soprattutto qualche allungamento di trotto o galoppo in mezzo, riportano freschezza nelle andature e fanno riposare, anche mentalmente, il cavallo.
Ogni nuova sfida va affrontato a piccole dosi, in modo giocoso.

La reattività agli aiuti migliorerà alla grande, così come la precisione con cui il cavaliere è in grado di dosarli, nel momento opportuno. Quindi anche il cavaliere acquisisce più sensibilità. Il cavallo sarà sempre più in equilibrio, il posteriore avrà più forza e riuscirà a sostenere più peso e a spingere di più quando c'è da avanzare, entrambi i lati (sinistro e destro) del cavallo verranno sollecitati in maniera equa, migliorando così la proprio elasticità e flessibilità per uno sviluppo della muscolatura più uniforme ecc.

Un'infinità di benefici che preparano cavallo e cavaliere alle prossime sfide, come per esempio al galoppo rovescio, che vedremo la prossima volta...

Per ora può bastare così 😊

A presto e buona giornata a tutti !! ❤️

Daniela

#equitazioneperamore





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