I PRIMI SALTI

15 luglio 2017 1 Commento

Prima di far saltare il cavallo montato è utile fargli fare pratica su barriere e cavalletti prima a mano e poi alla corda e farlo saltare in libertà*. Una volta che il cavallo impara a conoscere le attrezzature e sviluppa fiducia nei suoi confronti è possible andare oltre.
Come per tutto è invece importante fare un passo indietro se incontriamo difficoltà o se il cavallo mostra incertezza eccessiva.
Se si inizia con i primi saltini dopo uno, due o più mesi di addestramento dipende dalle scelte del cavaliere e dagli obiettivi di addestramento.
Di seguito un piccolo schema su come può essere suddiviso il piano di addestramento sul salto nel primo anno (tenendo conto della predisposizione del cavallo e dalla volontà di "partecipare" di quest'ultimo):

- primi salti sul lato lungo;
- "ginnastica" con sequenze di cavalletti o piccoli ostacoli;
- imparare ad affrontare salti singoli;
- affrontare le prime gabbie o linee (dritte o curve);
- affrontare un percorso facile di 1 metro circa.

I primi salti andrebbero affrontati sempre su un campo o in campo coperto per minimizzare il rischio di fughe incontrollate. Inoltre il cavaliere deve essere munito di casco di protezione e frustino corto da salto. Gli speroni, se necessari, devono essere piccoli e stondati e il cavaliere deve avere sufficiente sicuezza ed esperienza per NON intervenire in modo brusco sulla bocca del cavallo qualsiasi cosa accada (scarti, sbalzi, fughe ecc).
È importante preparare bene il cavallo prima di saltare.
Si effettuano giri attorno agli ostacoli nelle varie andature, avvicinandosi lentamente e poi facendoli annusare al cavallo per prendere fiducia. Si lavora come sempre sui principali punti della scala di addestramento (in questa fase ritmo, decontrazione e contatto) cercando di abituare il cavallo alle mezze fermate per avere il miglior controllo e la massima delicatezza possibile.
A decontrazione raggiunta, il galoppo deve essere eseguito in assetto leggero, il cavallo si deve "portare da solo" in equilibrio (se anche allegerisco il contatto con la bocca il cavallo non deve cadere col peso sull'antriore - per cui ci deve essere sufficiente impegno del posteriore da dietro in avanti) con la fronte del cavallo mai dietro alla verticale.
Altra cosa molto utile in questa fase è un cavallo più esperto che possa fare da guida durante i primi passaggi sugli ostacoli. In questo modo saranno affrontati con molta più serenità e si evitano gran parte degli interventi necessari per dover convincere il cavallo a passare al di là che possono creare ulteriori resistenze o rendere meno piacevoli queste prime esperienze.
A questo punto siamo pronti a partire!

Nel prossimo post trovrete in dettaglio i punti elencati precedentemente.

*approfondiremo il salto in libertà più avanti.

🐴 Buona giornata a tutti ♡

 





1 Risposta

Veronica
Veronica

06 dicembre 2022

Ciao, sono Veronica e sono la proprietaria di una cavalla di quasi 7 anni, razza incrocio arabo-quarter, docile e vivace. Mi piacerebbe molto iniziare a praticare la disciplina dei salti a ostacoli, ma non so proprio da dove iniziare; anche se ho letto tanti articoli, mi sento insicura. Ho davvero bisogno di un consiglio! Da poco ho anche iniziato ad abituarla alla sella e morso all’inglese perché di solito veniva montata con quella americana. Mi auguro che possa darmi un aiuto. Grazie di cuore!

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