IL LAVORO AL PASSO

20 aprile 2019 1 Commento

Il passo viene sottovalutato e fatto troppo poco e male.

Il passo è l’andatura di base con cui scaldare il cavallo, prima di tutto. Inoltre è l’andatura meno stancante e quindi il cavallo può restare al passo a lungo, senza rischiare sforzi eccessivi di alcun genere.

Il passo è descritto in lungo e in largo in ogni manuale di equitazione (così anche nel capitolo “COME MIGLIORARE LE ANDATURE” del mio libro “L’ADDESTRAMENTO DI BASE DEL CAVALLO SPORTIVO”).

Non voglio quindi soffermarmi sull’analisi dell’andatura di per se, ma voglio parlare di quante cose si possono fare al passo. Passo non significa necessariamente noia. Girare a caso per 10 minuti, per esempio come riscaldamento, potrebbe essere estremamente noioso, dopo un po’ di volte. Se invece si usa un po’ di fantasia le cose cambiano.

1. L’USO DI BARRIERE A TERRA (o cavalletti bassi)

Si possono per esempio posizionare delle barriere a terra o dei cavalletti, nella posizione più bassa, a una distanza di ca. 80 cm l’una dall’altra, sia sul dritto che in cerchio. Se il cavallo non è abituato a questo lavoro si parte con una barriera, poi si aggiunge la seconda e così via, fino ad un massimo di 4 di seguito. Il cavallo è costretto a concentrarsi e a stare più attento a dove mette i piedi. Inoltre la distanza uguale aiuta a regolarizzare il ritmo del passo. Il cavaliere a sua volta è costretto a lavorare sulla direzione (prima e dopo) e ad accompagnare il movimento basculante del cavallo, senza ostacolarlo.
Si possono usare le barriere anche come “punto” in cui passare da una mano all’altra.

2. VOLTE, CIRCOLI E SERPENTINE

Le figure da maneggio! Quante ne conoscete veramente e quante ne usate in effetti? Se vi fate questa domanda vi accorgerete (forse non tutti) che si tende ad eseguire un po’ sempre le stesse figure, nella stessa sequenza (o simile). Qui basta fare un ripasso approfondito delle figure da maneggio (nel libro ne sono elencate molte, con particolare focus sull’esecuzione corretta delle linee curve o girate).
Inoltre provate a cambiare la routine. Una cosa utile possono essere le riprese da dressage. Sul sito della FISE le trovate tutte. Ignorate le andature o le cose che non sapete fare o che non c’entrano con il livello di preparazione con il cavallo e tenete solo la sequenza delle figure e delle traiettorie. Fate tutto al passo. Già con una sola ripresa passano almeno 5 minuti, se non di più.

3. GLI SPOSTAMENTI LATERALI

Esercizi come la cessione alla gamba o la spalla in dentro possono essere integrate nel lavoro al passo, dopo l’iniziale riscaldamento a redini lunghe. Potete fare anche dei giri sull’anteriore, delle transizioni passo-alt-passo o (più avanti) passo medio-passo riunito e viceversa, senza mai perdere la decontrazione e la regolarità del ritmo.

4. LA DECONTRAZIONE GIA’ AL PASSO

Già al passo è possibile raggiungere un ottimo grado di decontrazione. Le linee curve, le figure, i cambiamenti di mano, l’azione della gamba interna verso la redine esterna nelle girate, le transizioni e gli spostamenti laterali sono tutti elementi che portano il cavallo alla decontrazione. Se il lavoro iniziale al passo è buono, il resto del lavoro sarà molto più semplice. Non servono trotto e galoppo per “sfogare” il cavallo. Il più delle volte, basta un buon lavoro al passo per rilassare il cavallo e sciogliere la sua muscolatura. Al trotto e al galoppo poi si dovrà solo mantenere la qualità del lavoro raggiunta in precedenza. Il cavallo accetterà meglio i nostri aiuti fin da subito e il cavaliere sarà già “ingranato”. Se si fa il passo solo come fastidioso inizio obbligatorio e si freme per passare al trotto e al galoppo, poi non si è pronti con il corpo a seguire il movimento e a diventare un tutt’uno con il cavallo. Anche il cavaliere si scalda meglio se il passo viene fatto in un certo modo. Usa meglio il peso e le gambe e il busto e scioglie bene anche la sua muscolatura.

5. PROVARE LE FIGURE AL PASSO

Il passo è utile anche per provare esercizi o sequenze di esercizi e figure nuove. Al passo si ha molto più tempo di pensare alle cose. Se abbiamo in mente di fare un certo tipo di lavoro al trotto o galoppo, prima possiamo provare di fare la stessa cosa al passo. Sarà utile anche al cavallo.

6. QUANDO SI E’ COSTRETTI A FARE SOLO PASSO

Ci sono alcuni casi in cui è consigliabile fare solo (o quasi) passo. Un cavallo in riabilitazione per esempio, che è stato fermo o che ha avuto problemi di salute per diverso tempo. Con cavalli vecchi o dedicati, o se le condizioni del campo sono precarie, la fase di riscaldamento al passo va allungata. Più passo = minore rischio di lesioni. Per quanto riguarda i cavalli agitati e che fanno fatica a rilassarsi a volte bisogna avere molta pazienza. Verrebbe da passare ad altro perché il passo proprio non è il loro forte… sembra che si agitino ancora di più… ma di solito è perché inizialmente si saltava il passo o non se ne faceva abbastanza per cui il cavallo pensa subito a “partire in sesta”. Il passo iniziale è un abitudine che va insegnata al cavallo. Fa parte dell’educazione di base. Se il cavaliere non ha pazienza e il cavallo è delicato si abituerà alla fretta e tenderà a fremere per partire…. Qui a volte va fatto solo passo. Oppure un po’ di lavoro di riscaldamento e poi ancora passo e poi, in base a come va, si decide se finire la sessione o se fare ancora dell’altro lavoro. L’importante è che il cavallo si “dimentichi” quasi che c’è dell’altro dopo.

7. PASSO IN SALITA E DISCESA E SU TERRENI DIVERSI

La miglior cosa che ci può capitare sono la possibiltà di uscire in campagna in sicurezza e di avere delle colline o comunque delle salite e discese a disposizione. Questo tipo di allenamento muscolare è unico e non può essere riprodotto in campo, nemmeno con i cavalletti (la palestra come la chiamo io). Inoltre come dicevo al passo il cavallo si stanca relativamente, quindi il lavoro può protrarsi nel tempo senza che la sua salute venga compromessa.

Per ora può bastare così… comunque… pensateci e fate più passo e fatelo meglio! Non conta solo la quantità, ma anche la qualità. Il passo non può essere migliorato, ma si può arrivare a ripristinare il “miglior passo possibile” per quel cavallo. Se il cavallo è sciolto e sereno il passo sarà sicuramente migliore che nel caso contrario.

Auguro a tutti buona pasqua!!!! 🐣

A prestissimo

Un abbraccio 😘,
Daniela

#equitazioneperamore




1 Risposta

Gianfranco
Gianfranco

14 luglio 2019

Condivido appieno eeeeh, nn si ha mai finito d’imparare, grazie

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