IL MIO CAVALLO FRAINTENDE GLI AIUTI “Al galoppo diventa forte... mi scappa...”
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Spesso mi capitano persone che mettono in pratica tutte quante le cose imparate (👏🏼👏🏼👏🏼), ma nonostante tutto, soprattutto per quanto riguarda il galoppo, ci sono problemi con il controllo della velocità e del ritmo e quindi di tutto il resto perché viene a mancare anche la decontrazione, il contatto diventa un “tirare” ecc.
Il problema di solito è dovuto a uno scorretto impiego degli aiuti. Si pensa di fare tutto giusto, si è delicati con le mani, si usano le gambe come richiesto e si usa il proprio peso... ecco appunto! Il peso...
È possibile che il peso, invece di intervenire in modo corretto, provochi un effetto contrario a quello desiderato. Invece di agire come “controllore” di ritmo, ampiezza della falcata e velocità, diventa una sorta di acceleratore involontario. L’assetto, invece che essere proiettato verso il basso, con il dovuto “controllo” e la giusta tensione a livello addominale e dorsale e la dovuta elasticità e delicatezza allo stesso tempo, tende a spingere in avanti il cavallo a ogni falcata.
La difficoltà sta nel riuscire a “seguire” senza però spingere. Le due cose sono molto vicine tra loro e tra le più complicate da imparare.
Il cavaliere è costretto ad abituarsi al movimento del cavallo, impara prima a stare in equilibrio, poi a rilassarsi e ad assecondare bene il movimento in ogni andatura.
Purtroppo il galoppo, per la sua natura, tende a “cullare” il cavaliere da dietro in avanti. Il cavaliere viene trasportato dalla schiena del cavallo. Alcuni cavalli hanno una falcata particolarmente energica, il che va bene, è apprezzato, però diventa ancora più difficile non farsi trasportare troppo. È un attimo che il “seguire” si trasformi in “spingere”.
Inoltre alcuni cavalieri faticano a stare fermi con la gamba, lungo il cavallo. Trovandosi in balia del movimento diventa ancora più difficile e quindi oltre a spingere con il proprio peso, la gamba può involontariamente toccare il cavallo. Quest’ultimo può fraintendere e percepire il tutto come ulteriore richiesta per avanzare.
Questo causa una rigidità del cavaliere che inizia a diventare forte con le mani, causando una ribellione o una fuga da parte del cavallo. Quest’ultimo tira via le redini dalle mani, accelera ancora di più o tira su la testa irrigidendo la schiena. Una serie di fraintendimenti che portano a molteplici problemi.
La soluzione sta nel cercare di lavorare sul proprio assetto. Bisogna abituarsi a cercare di “controllare” il proprio corpo quando siamo al galoppo. Addominali e dorsali sono leggermente in tensione. Il bacino rimane morbido. Aumentando e riducendo la falcata si deve cercare di non fare nulla con le mani e di controllare l’andatura solo dosando il “quanto” seguiamo il movimento. Bisogna pensare “sul posto”. Falcata per falcata. La sensazione è quella di fermare il cavallo con il proprio movimento, non pesando nella sella è non stando più indietro del necessario con la schiena.
Io ho avuto la fortuna di avere una cavalla impossibile 😱 con la quale ho dovuto cambiare il mio modo di montare per capire e riuscire a controllarla senza doverci litigare. Quella cosa poi mi è stata di aiuto per sempre con tutti ❤️
Buona Domenica a tutti e a presto 😘
1 commento
Io ho un altro problema…ho una cavalla che va giù con la testa in maniera corretta, solo che non mette su la schiena a galoppo e se le metto gamba per aiutarla lei si agita e si irrigidisce mettendo la testa ancora più giù e accelerando.
Premetto che è una cavalla giovane e molto molto calda.