La spalla in dentro

La spalla in dentro

Mi è stato chiesto di parlare della spalla in dentro. Seguirà anche un video YouTube che poi condividerò sui vari social in cui cercherò di mostrarvi meglio la parte tecnica con illustrazioni e o video pratici.

Perché non basta spiegare come si fa la spalla in dentro?

“Gamba interna fa questo, quella esterna quest’altro, flessione da questa parte, anteriori lì, posteriori là e fine.” Magari con un video dell’esecuzione perfetta.

Per carità, è importante sapere come si esegue l’esercizio e come deve apparire alla fine, ma a me preme farvi capire di più.

È importante sapere quali sono i presupposti perché questo esercizio possa essere svolto correttamente e, di conseguenza, capire in quale momento è opportuno iniziare a farlo.

Tutti gli esercizi di dressage hanno un senso be preciso e non sono solo da vedere come dei trucchetti che man mano diventano più difficili.

Non si tratta di insegnare al cavallo un esercizio come si insegna al cane di stare seduto o di dare la zampa.

Dressage è addestramento e fino ad un certo livello (direi almeno fino ad una M) ogni cavaliere e cavallo dovrebbe arrivare a padroneggiare l’arte equestre perché si tratta di basi fondamentali che poi sono utili per qualsiasi disciplina.

Quelli che: “A me il dressage non interessa, faccio altro”, spesso non si rendono conto di limitare se stessi, ma soprattutto dell’egoismo che si nasconde in questa affermazione.

Dressage è addestramento e allenamento funzionale del cavallo e, se fatto come si deve, porta a mantenere il cavallo in salute e a riuscire a comunicare con lui in armonia totale, senza impiego di forza alcuna.

“Dove inizia la forza, finisce l’armonia!” cit.

Ora vediamo quali sono i presupposti per poter pensare alla spalla in dentro:

- L’esercizio richiede un certo grado di riunione e di flessione longitudinale del cavallo;

Esistono scuole che iniziano con questo esercizio molto presto, con cavalli ancora molto giovani che, per forza di cose, non possono essere riuniti. In quel caso si usa l’esercizio (che avrà un aspetto diverso da quello finale ,più avanzato) come ginnastica e per mobilitare il cavallo.

In teoria, la spalla in dentro è il primo vero movimento laterale appunto per la riunione e la flessione longitudinale, che richiede (a differenza della cessione alla gamba per esempio).

- Il cavaliere deve avere ben compreso l’uso dell’insieme degli aiuti e sapere che cosa sono gli aiuti diagonali e come adoperarli;
- Il cavaliere deve anche sapere come il suo peso influenza il cavallo e saper gestire il proprio corpo in ogni momento;
- Si deve conoscere la differenza tra flessione della nuca e flessione longitudinale e sentire quando il cavallo è pronto per mantenere la seconda anche finché procede dritto;
- Bisogna padroneggiare alla perfezione gli esercizi preparativi come la cessione alla gamba e il mezzo giro sull’anteriore;
- Il cavallo deve reagire correttamente agli aiuti e non mettersi contro di essi;
- Affinché questo sia possibili il cavallo deve stare negli aiuti e raggiungere prima la completa decontrazione alle tre andature;
- Devono essere chiari il concetti di contatto e di tensione superiore positiva (come si creano/mantengono);
- Deve essere chiara la distribuzione corretta degli aiuti e che gli aiuti in avanti hanno sempre prevalenza sul resto (cavallo davanti agli aiuti);
- Bisogna essere in grado di eseguire correttamente tutte le figure di maneggio di base e sfruttare il campo al 100% (angoli, girate ecc);
- Bisogna conoscere e avere padronanza delle mezze fermate e riuscire ad eseguire delle transizioni senza che venga perso nulla (contatto, fluidità dell’andatura, ritmo, decontrazione, impulso ecc);
- L’assetto deve essere in totale equilibrio per non disturbare l’equilibrio del cavallo durante l’esercizio.

Forse mi sto dimenticando qualcosa, ma è chiaro come serva una conoscenza delle basi ottimale se si vuole fare bene un esercizio che fa parte già degli esercizi più complessi.

Nel corso completo di equitazione ne parliamo nel modulo 8 (esercizi avanzati in piano) dopo gli argomenti: riunione al trotto e galoppo, galoppo rovescio e mezzo giro sulle anche.

Qui ovviamente non posso parlare di tutte queste cose in un post unico.

Vediamo quindi solo l’esecuzione (uso degli aiuti):

* Il cavaliere prepara adeguatamente l’esercizio con le dovute mezze fermate;
* Il peso viene portato più sulla parte interna del bacino/sella (senza spostarsi veramente);
* La gamba interna si trova vicino al sottopancia e agisce per portare il cavallo “nella mano esterna” (aiuti diagonali). La gamba interna provoca anche la flessione longitudinale e incita il posteriore interno a spostarsi nella dovuta direzione (in avanti e tra i due anteriori);
* La gamba esterna sta in posizione di contenimento (leggermente indietro) ed evita che la groppa si sposti in fuori). Inoltre, sostiene la gamba interna nell’azione in avanti;
* La mano interna ha un contatto leggero e richiede la flessione interna della nuca;
* La mano esterna contiene la spalla estrena e permette la flessione (controllando allo stesso tempo che il cavallo non si pieghi troppo all’interno).

L’idea deve essere più quella di portare la spalla all’interno con gli aiuti esterni, che con quelli interni, altrimenti si rischia di flettere troppo il collo del cavallo.

Errori tipici:

* Troppa flessione interna della nuca e poca redine esterna (contatto esterno) portano il cavallo ad evadere con la spalla in fuori. In questo modo una continuità della flessione longitudinale sarà impossibile e il cavallo si piegherà a metà;

* Se la mano fa troppo e gli altri aiuti troppo poco, nascono errori di ritmo e il cavallo perde l’equilibrio e l’impulso;

* Piegarsi a livello dell’anca o girare troppo il busto porta ad una distribuzione sbagliata del peso quando l’aiuto del peso in questo esercizio è di fondamentale importanza;

* Se gli anteriori vengono portati troppo all’interno si perde il ritmo e la fluidità del movimento e la flessione longitudinale sparisce;

* L’andatura risulta affrettata quando mancano i presupposti per poter eseguire questo esercizio (quando manca l’equilibrio per poter procedere in modo fluido in avanti e allo stesso tempo lateralmente). In questo caso vanno curate e ripassate le basi.

A breve realizzerò un video sull’argomento in cui vediamo l’esecuzione ed eventuali errori.

Per approfondire gli argomenti descritti in precedenza, sul Blog www.addestramentocavallosportivo.it trovi numerosi articoli utili.

In alternativa i libri “L’addestramento di base del cavallo sportivo” e “La scala di addestramento” possono iniziare a fare chiarezza su molti aspetti.

Per sapere “tutto su tutto” ho creato invece il CORSO COMPLETO DI EQUITAZIONE (fatto di 9 moduli + uno bonus che racchiuderà diversi altri argomenti fondamentali). Puoi accedere alla DEMO gratuita per vedere il programma completo del corso e come è strutturato.

Suggerimenti di argomenti, come sempre ben accetti (commentare sotto 😊).

Un abbraccio,

Daniela
ACS
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1 commento

Sempre chiara e precisa nella descrizione, complimenti 👏👏👏

Alberto

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