LAVORO CON I CAVALLETTI: LA PALESTRA
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Nell’ultimo post dedicato al lavoro con i cavalletti (lo trovate qui) abbiamo introdotto l’argomento parlando dell’utilità di questo lavoro con i cavalli. Questa volta voglio invece parlare dei vantaggi che ne trae il cavaliere.
Ogni attività sportiva dovrebbe essere fatta dall’amore con cui la si pratica. Chi va a cavallo deve aver passione e quindi essere pronto ad affrontare anche i momenti difficili. E’ ovvio che questa passione deve essere curata in continuazione. Qui mi rivolgo in primis agli istruttori, che hanno il compito di avvicinare le nuove generazioni a questo sport e di accompagnarli nel loro percorso, come guide e mentori, come esempi da seguire.
Chi organizza le sue lezioni facendo girare i cavalieri sempre allo stesso modo, e richiedendo sempre le stesse cose, senza alcuna fantasia, non deve meravigliarsi se dopo qualche tempo la passione diminuisce fino a quando si spegne del tutto. Spesso sembra che l’unico modo per “tenersi stretti gli allievi” sia quello di portarli in gara (il che significa immense spese e qui poi si incontrano nuovi tipi di ostacoli per allievi e rispettivi genitori). Non è necessario la gara per tenere alta la motivazione! Certo, qualcuno può averne l’ambizione (me compresa) e volere quel percorso, ma ci sono un’infinità di esercizi, percorsi ed attività che si possono organizzare all’interno del proprio circolo per far divertire la gente insieme ai loro cavalli. L’amore per i cavalli va coltivato e curato nei minimi dettagli. Questo sport (termine incompleto) deve basarsi sull’amore e sul rispetto per l’animale e anche per quello del proprio istruttore, che è la persona di fiducia per eccellenza, complice e compagno di tale passione.
I cavalletti possono fare miracoli non solo con i cavalli, ma anche con chi sta in sella. Soprattutto con i giovani non esiste stratagemma migliore per far dimenticare ogni tensione e rigidità. Scompaiono come per magia con semplicissimi esercizi con i cavalletti. Questo perché oltre ad essere utile questo lavoro è divertente! E’ meno stancante e fa meno impressione degli ostacoli e quindi può essere usato come avvicinamento al salto, per far sentire al cavaliere il movimento al quale andrà incontro.
Principalmente i cavalletti servono per risolvere problemi di equilibrio e assetto, sia nel principiante, che nel cavaliere esperto. L’equitazione ha come scopo quello di riuscire ad essere in completa armonia con il proprio cavallo. Non si può quindi credere che ad un certo punto esercizi per migliorare il proprio assetto non siano più necessari. Si può sempre migliorare!
Il principiante fatica a tenere il ritmo e tende a sbilanciarsi non appena il cavallo fa un movimento inaspettato o diverso dal solito. Questa perdita di equilibrio si traduce in cadute pesanti nella sella (e quindi sulla schiena del cavallo) e redini tirate per “tenersi” stretti.
Il lavoro con i cavalletti fa si che l’attenzione venga posta su altro. Quando si superano il cavallo fa in effetti un movimento nuovo, ma il cavaliere impara a lasciare le mani nella loro posizione per permettere al cavallo di superarli. Inoltre la posizione delle gambe “nuova”, che serve per permettere di alleggerire l’assetto, fa si che il peso venga distribuito meglio. Piano piano l’equilibrio aumenta e si crea indipendenza degli aiuti. La gamba tiene “fermo” l’assetto. Quest’ultimo riesce ad avere più stabilità e controllo e le mani non sono più responsabili della sicurezza in sella, ma si limitano a controllare la direzione e a permettere la distensione dell’incollatura.
Ci sarebbero infinite altre cose da dire, ma in sintesi possiamo dire che:
Il lavoro con i cavalletti per il cavaliere è preziosissimo perché 1) è bello e divertente - gli esercizi che si possono fare sono tantissimi; 2) migliora equilibrio, assetto e sicurezza in sella.
Unendo questi due punti si capisce come è un lavoro non sono utile, ma direi indispensabile per l’addestramento completo del cavaliere!
A presto e buona EPIFANIA a tutti 😘
Daniela
#equitazioneperamore