LE ANDATURE

10 ottobre 2016 1 Commento

Le andature di base sono il passo, il trotto e il galoppo.

Questi possono essere:

PASSO: medio, riunito e allungato;
TROTTO: di lavoro, medio, riunito e allungato;
GALOPPO: di lavoro, medio, riunito e allungato.

Non esiste il passo "di lavoro" e l'ordine sopra elencato non è casuale, ma è quello da rispettare durante l'addestramento.
Per esempio il trotto di lavoro è quel trotto che è il più "naturale" per quel cavallo.
Non significa che lo lascio trottare come vuole e preferisce,
ma che cerco di ricreare quel trotto fluido ed espressivo di base che il cavallo avrebbe per natura, quando è libero (non quando è esaltato per qualcosa, ma quando è tranquillo e disinvolto).
Piano piano si evolve il medio (prima dei 5-6 anni non si arriverà ad un reale trotto medio, ma si allungano gradualmente le falcate con un sempre maggiore impulso da dietro in avanti, senza intaccare il ritmo che rimane costante e regolare).
Non affrettare mai l'andatura! Il ritmo rimane invariato.
Il motore (il posteriore) diventerà sempre più forte con le frequenti transizioni e quindi avrà più potenza e contemporaneamente più capacità di portare il peso. Questo genera una spinta sempre maggiore di propulsione con una sempre maggiore capacità di flessione e angolazione dell'articolazione posteriore della gamba. Portando il posteriore più peso, l'anteriore sarà alleggerito e sarà sempre più libero di esprimersi al meglio.
Il tutto deve avvenire con un contatto corretto, senza mai portare il cavallo dietro alla verticale.
Ci vuole tempo e ci vogliono infinite transizioni da un'andatura all'altra e all'interno della stessa andatura prima di arrivare a quella sensazione di leggerezza e potenza allo stesso tempo.
E a ogni angolo (dove quindi bisogna "rientrare" senza perdere il ritmo corretto dell'andatura) inevitabilmente lavorerò anche già su quello che poi porterà alla riunione l'andatura.
E' direttamente proporzionale la qualità e la capacità di spingere in avanti (per il medio e l'allungato) a quella di ritornare indietro e "tenere su il proprio peso" (per il riunito).
Quindi migliore sarà l'evoluzione in avanti migliore sarà la riunione.
Prima in avanti, poi indietro. Mantenendo l'impulso creato prima.
Mai il contrario.

Qual'è allora l'andatura più importante?
Verrebbe da pensare il trotto. Quell'andatura super espressiva e danzante che così tanto ci fanno vedere alle aste e alle presentazioni. Quella in cui ci si sente così fieri e importanti.

Sbagliato! E nemmeno il galoppo lo è. E' invece proprio lui:

IL PASSO

In che senso? Nel senso che è l'unica andatura che non posso in nessun modo migliorare. Così come è, per conformazione e genetica, rimane. Posso solo peggiorarlo con il lavoro.

Il trotto posso migliorarlo del 500%;
Il galoppo del 200%;
Il passo del 0%.

Quando comprate un cavallo quindi non fatevi ingannare dal bel trottino che ci mostrano. Fate invece attenzione alla qualità del passo. E qual'è questa qualità?

Il passo è buono quando il posteriore ha una buona mobilità e viene portato bene sotto il corpo, in avanti, oltre l'impronta che lascia l'anteriore.

Osservare il cavallo al passo alla corda o libero!

Inoltre il movimento deve passare bene attraverso l'intero corpo con la schiena "libera" (quindi non rigida) e soprattutto più è ampio il movimento basculante dell'incollatura e della nuca a ritmo dell'andatura, meglio è!

Per questo non è ammissibile che la mano e quindi la redine non permettano quel movimento.
Devo assecondare assolutamente il cavallo nel suo movimento grazie alla mia spalla, gomito e mano leggeri e liberi.
Non andare mai contro la bocca, pur mantenendo un contatto stabile.
"E' come avere in mano un elastico".
Devo quindi sentire una leggera resistenza, ma non tirare troppo per non spezzarlo e non troppo poco sennò perde la sua funzione.

L'unico esercizio con cui posso non migliorare, ma ritrovare e poi mantenere la qualità del passo di cui è dotato il mio cavallo sono le barriere o i cavalletti (distanza 70-80 cm - posizione bassa).

La prima cosa è trovare il RITMO corretto e poi mantenerlo alle tre andature su entrambi le mani. Quindi devo imparare ad ascoltare e a sentire la sequenza delle falcate e a focalizzare sul mantenerla costante e fluida sempre, durante tutto il lavoro e di disturbarla il meno possibile durante le transizioni.

Tutto comprensibile?

Vi auguro buon lavoro e a presto!

Daniela

#equitazioneperamore





1 Risposta

Natalino Montecalvo
Natalino Montecalvo

21 maggio 2022

Interessante spiegazione.Complimenti.
( … Non per essere saccente. Scherzo. Gli errori sono spesso in agguato… – “Qual” , non “ qual’ “ ).
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… Che meraviglia andare a cavallo!!!
Ogni volta che monto, cerco di assumere l’atteggiamento della “ prima volta “. Mi autosuggestiono e al “ mio” “ The black king “ , baio scuro, possente, più di 1,70…, ex trottatore…, sussurro :- Sei stupendo, boy ! Dai, ora usciamo! La tua paura del mondo esterno sommata alla mia di volare perché tu mi disarcioni, sono uguali ad un grande coraggio ( … “ chi non ha paura…, non conoscerà mai il valore del coraggio…). Buona serata, e cordiali saluti. Grazie! Viva l’equitazione!

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