Perché la base è tutto? 🏇🏼

25 luglio 2021

Si pensa spesso che saper fare gli esercizi più difficili e i salti più alti sia simbolo di grande capacità da parte del cavaliere.

Ovviamente è bello arrivare a tanto e riuscire ad eseguire una piroetta al galoppo, fare cambi al volo con semplicità e lasciare tutti a bocca aperta con piaffe e passage… così come è pazzesco volare su ostacoli sempre più alti, quasi potendo toccare il cielo con un dito.

Attenzione però! La qualità vera è fatta dei piccoli dettagli e della cura (continua e ripetitiva) delle basi.

In dressage possiamo anche fare abbastanza bene tutti i singoli esercizi, ma se i passaggi tra l’uno e l’altro sono poco precisi, non in armonia o fatti con poca attenzione, tutto il resto perde valore.

Anche il salto ostacoli non è fatto solo del salto stesso. Il buon salto è un risultato di una serie di cose che alla base ha sempre l’avere il cavallo perfettamente negli aiuti.

Che cosa significa avere il cavallo negli aiuti?

Significa che il cavaliere porta il cavallo “da dietro in avanti” (a partire dagli aiuti in avanti di gamba e peso, in direzione della mano), restando in assoluta armonia con lui nel movimento, affinché questo possa andare “in cerca della mano” e mettersi da solo nella posizione ideale, lasciandosi guidare dal cavaliere con estrema semplicità, senza contrasti o tensioni.

Tutto diventa facile. Si pensa e il cavallo fa, quasi senza dover “fare nulla”.

Tutto diventa bello e facile se si costruiscono le giuste basi. Al contrario tutto sarà sempre difficile e mai perfetto, se qualcuno degli step viene saltato o se si pensa ad un certo punto di non doversi più migliorare perché si sa già tutto di un determinato argomento.

Ci vogliono anni per imparare le cose e altri anni per imparare a sentirle e a capirle. L’equitazione è un percorso lungo e questo non deve essere motivo di frustrazione perché “oddio sono solo all’inizio”.

Ogni attimo è cruciale e tutto dipende da quanta passione e dedizione e cura nei dettagli decidete di mettere in ogni minuto che passate con il cavallo o pensando al cavallo che fa la differenza…

Può essere un percorso lungo e difficile, fatto di dubbi, momenti morti, senso di insoddisfazione oppure può essere un percorso lungo e affascinante pieno di cose da scoprire e da cose da migliorare (di se stessi, non del cavallo!).

Dipende da come la mettete. Ovviamente la variante positiva è più soddisfacente. Primo perché porta prima a risultati e passi avanti e secondo perché imparate ad apprezzate ogni attimo. Anche quelli più difficili. Ogni problema o “momento no” può essere un’occasione per crescere.

Il fatto che ci vogliano anni (forse la vita intera) per imparare non lo vedo come un problema, ma come una cosa bellissima che spero duri il più a lungo possibile. Vorrei non smettere mai di scoprire cose…

Elevatevi. Non restate nella mediocrità e nella superficialità. Iniziate a volerci capire di più perché potrebbe rivelarsi il percorso più bello di sempre ❤️

Per approfondire:

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Buona equitazione!

Daniela




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