PERCHE’ SI FALLISCE?
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Perché la maggior parte delle volte non raggiungiamo i nostri obiettivi? Perché sentiamo di non andare veramente avanti? Perché nascono problemi dai quali poi sembra difficile uscire…
Ogni volta che torno a casa dopo aver montato, sento che sono più ricca di prima. Non in termini di soldi ovviamente. I cavalli hanno un potere inspiegabile nel darti un qualcosa di impalpabile, ma forte. Sono magici.
Che vada bene o male quella volta non importa, non riesco più a fare a meno di una approfondita autoanalisi dopo ogni sessione di lavoro, indipendentemente dal posto e dal cavallo con cui lavoro.
Layla sta diventando molto brava, ci saranno presto disponibili i video di aggiornamento così potrete vedere con i vostri occhi i cambiamenti che ci sono stati… a dire il vero, dopo un inizio strabiliante, in cui si è dimostrata disponibile, sensibile e intelligente, collaborativa ed equilibrata, abbiamo dovuto affrontare un momento meno buono, pieno di difficoltà, dubbi e passi indietro.
Il percorso addestrativo di un cavallo, così come quello di crescita del cavaliere, è sempre fatto di alti e bassi. Nei momenti migliori ci sentiamo euforici e padroni di noi stessi, abbiamo la situazione sotto controllo e ci piace far notare la cosa agli altri. Poi, quando le cose non vanno come desiderato, tendiamo a perdere un pochino le speranze, a diventare insicuri e a dubitare delle nostre capacità.
La cosa da ricordare è sempre che NON PUO’ ESSERCI UNA FASE ALTA SENZA UNA BASSA e che OGNI MOMENTO NEGATIVO SARA’ SEGUITO DA UNO POSITIVO.
Questo solo se non si molla! Non dovete dubitare di voi, ne delle cose che avete imparato. Chiaramente può essere uno stimolo per cercare di capire ancora più cose o di andare a rivedere dei concetti che potremmo aver tralasciato (quasi sempre è così!). Non fermatevi, non crediate di aver raggiunto il vostro limite. Forse è così, ma potete superarlo.
Rimboccarsi le maniche, perseverare e cercare di capire dove si sta sbagliando o che cosa non stiamo ancora facendo abbastanza, sempre seguendo LE LINEE DELLA SCALA DI ADDESTRAMENTO (v. libro qui), quasi sempre risolve ogni problema da se.
Così è stato con Layla anche adesso. Da un paio di volte a questa parte sembra un altra cavalla. La gente mi dice “madonna che brava questa cavallina”, “ma è bravissima” e bla bla… hahahahahahah se l’avessero vista fino a qualche settimana fa… poi c’è sempre il furbo che se ne salta fuori con “eh già…quando si ha a che fare con cavalli così bravi è facile”.
Che vuol dire cavalli bravi scusate 🤔? Quando le cose vanno male è colpa tua o un cavallaccio, quando vanno bene sei stato fortunato. EH NO! Cioè sì solo per la parte dove è colpa nostra, ma non perché usiamo metodi sbagliati o perché stiamo usando un morso o una sella che non vanno bene o cose del genere….. semplicemente perché ancora non siamo arrivati a far comprendere bene gli aiuti al cavallo e quest’ultimo ha bisogno di tempo per metabolizzare il lavoro.
Può darsi che dobbiamo rivedere il nostro assetto, il modo in cui usiamo gli aiuti. Quali sono lo sappiamo tutti, ma c’è “dare” e “dare”… e di mezzo c’è un mare! Diventiamo pure poetici oggi 😂.
Ebbene, dopo che pensavo di aver capito la cavalla e aver tentato di avanzare con l’addestramento, in modo graduale, Layla mi ha fatto uno scherzo, ha tirato fuori il carattere e ci sono stati momenti di disaccordo tra di noi. Ho ri-analizzato le cose e semplicemente ricominciato da capo (“ommmmm…..” qui è importante non farsi prendere da sentimenti come delusione o ansia). In suo equilibrio era ancora troppo precario, la schiena ancora debole e gli aiuti non venivano capiti in modo corretto. Una leggerezza apparente era segno di estrema delicatezza e a volte una ribellione da parte del cavallo viene interpretata come testardaggine o capricciosità, ma a volte ci vogliono solo dire che stiamo facendo troppo e in modo sbagliato, ma soprattutto troppo. Basta meno. Noi cavalieri abbiamo questa cosa che dopo un po’ “deve succedere qualcosa”… “bisogna vedere un risultato!”
E invece no. Con i cavalli, soprattutto quelli giovani, il “RISULTATO” non è quasi percettibile da fuori. Allora stiamo facendo le cose secondo i tempi giusti. Per questo ci vorrà un po’ perché possiate vedere un cambiamento in positivo di Layla nei video. Tra un anno sarà irriconoscibile probabilmente, ma di settimana in settimana la differenza è poca e a volte appunto ci sono questi step indietro che rallentano la cosa.
La cosa più sbagliata sarebbe volere a tutti i costi una soluzione veloce alle cose e ricorrere ad estremi rimedi. Redini di ritorno, stringere il chiudibocca, cercare di risolvere i “problemi” di contatto con le mani, cambiare imboccatura ecc. sono tutte cose inutili e che anzi, possono peggiorare le cose. Il cavallo non ha il tempo di capire le cose, il cavaliere non le imparerà mai e quindi tutta quanta la filosofia della corretta equitazione che deve PRESERVARE LA SALUTE FISICA E MENTALE DEL CAVALLO NEGLI ANNI (TANTI ANNI) va a farsi…benedire… da lì in poi, se si decide di volere delle “scorciatoie” più comode, si perde di vista l’obiettivo. Non è possibile fare un po’ come si pensa e un po’ seguire la scala. La scala ha un senso se vista nella sua interezza.
Layla ne è la conferma. Mi dicevano che andava via tutta storta, che non andava bene con la testa come la muoveva e che si toglieva dalla mia mano. Tutto vero. Ma non mi sono fatta prendere dal panico o dal “voler dimostrare il contrario”. Ho semplicemente continuato a lavorare secondo il “mio” schema, con calma, facendo ancora più attenzione a come agivo io.
Risultato: Ora (dopo poche settimane) mi dicono “non so cosa hai fatto ma è migliorata tantissimo, sembra un’altra!”.
E la speranza torna e questo è uno di quei momenti buoni, di quei balzi in avanti che sono, credo, anche un risultato del precedente passo indietro. E’ come se la molla si caricasse per poi spararti in su…non lo so…ma io mi godo questo momento e sono fierissima della piccola Layla.
Cavallina meravigliosa! ❤️
- Il problema siamo quasi sempre noi!
- Mantenere la calma.
- Rivedere un milione di volte le cose, anche se si pensa di aver pensato già a tutto!
- Ascoltare gli altri, ma non troppo.
- Ogni cavallo può migliorare!
- Meno è più.
- I risultati arrivano, ma non possono essere immediati, ci vuole tempo, sia per la mente che per il fisico.
A presto e buon lavoro a tutti!!! 😘
(In sella intendo)
Daniela
1 commento
Salve ,
volevo solo ( ma tanto ) ringraziare Daniela x la condivisione di questi argomenti così importanti ma sempre piu’ spesso lasciati da parte non trattati da nessuno , non dico " TUTTI " ( chi è nell’ambiente dei cavalli x lavoro ) ma MOLTI partono dal presupposto che la colpa sia sempre del cavallo , un cavallaccio con pessimo carattere , poca attitudine al lavoro e così via …….SBAGLIATISSIMO ….E MI RIPETO GRAZIE DANIELA x il lavoro che stai facendo con i cavalli e con le persone .