SEDUTI AL GALOPPO
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Recentemente mi è stato chiesto come fare se si hanno difficoltà a stare seduti al galoppo, se non si riesce a seguirne il ritmo e a trovare un’armonia con il cavallo.
Di seguito tratteremo l’argomento in dettaglio. E’ un discorso molto articolato che non può essere spiegato in una frase o un concetto.
Per cominciare chiediamoci che cosa significa stare seduti al galoppo:
- Avere un assetto corretto e in EQUILIBRIO;
- Avere sotto controllo il cavallo e quindi usare in modo corretto gli AIUTI (assetto/peso, gambe, mani);
- Essere in grado di PERCEPIRE IL MOVIMENTO e di seguirlo, senza anticiparlo o rimanere indietro;
- Essere capaci di usare gli aiuti in maniera distaccata (AIUTI INDIPENDENTI);
- Avere un perfetto CONTROLLO DEL PROPRIO CORPO;
- Avere un cavallo sereno e DECONTRATTO che mi permette di stare seduto bene grazie alla schiena libera e che si muove in modo corretto (nessuna tensione);
- Saper eseguire in modo corretto le TRANSIZIONI (partenza al galoppo);
- Sapere che cosa sono le MEZZE FERMATE e come si USANO;
- Avere una MANO MORBIDA che segue ritmicamente il movimento basculante dell’incollatura del cavallo senza perdere il contatto;
- Avere ben chiaro come “funziona” il galoppo (3 tempi, più uno di sospensione… galoppo interno ed esterno/corretto e rovescio ecc. );
- Non avere paura del galoppo! Non è necessariamente un’andatura più VELOCE, ma dovrebbe essere controllata e piacevole.
Il problema è che le persone in qualche modo pensano che GALOPPO sia uguale a VELOCE. Inoltre il movimento del bacino che si tende a fare per cercare di seguirlo può trasformarsi in un’ulteriore problema perché rischia di diventare un acceleratore involontario continuo. I fattori di “ansia” e di esecuzione poco accurata insieme sono devastanti.
La cosa migliore da fare prima di cominciare a galoppare è quella di assicurarsi che tutti i punti elencati prima siano “a posto”. Altrimenti va prima lavorato sul “background” ossia su tutte quelle cose che insieme portano a poter affrontare con serenità e in sicurezza il galoppo.
Quindi… devo farmi le seguenti domande:
- Sono in grado di stare seduta al trotto? Con e senza staffe?
- Riesco a far decontrarre il mio cavallo? So che cosa significa decontrazione e come arrivo a raggiungerla?
- Il mio cavallo si muove bene alle tre andature?
- Com’è i limo assetto? Come me la cavo con le redini e con il contatto con la bocca del cavallo? Riesco a essere morbida e allo stesso modo costante?
- Ho sotto controllo (sempre) il mio cavallo? Ho la sensazione che a ogni mia azione corrisponda un reazione?
- Ho ben chiara l’esecuzione corretta della partenza al galoppo (qui di solito iniziano i problemi veri…)?
- So che cos’è la mezza fermata (!!!) e la metto in pratica in modo adeguato?
- Ho il pieno controllo del mio corpo? Sono in equilibrio perfetto e libera dal dovermi attaccare con gambe o mani per stare su?
Esercizi da fare per migliorare quest’ultima situazione sono da fare alla corda! Se avete qualcuno che può longiarvi mentre montato sarebbe la cosa migliore (tra l’altro questo esercizio è ottimo anche per chi è già esperto…non c’è limite al perfezionamento). Alla corda non avete il “problema” del controllo e della gestione della direzione. Potete concentrarvi al 100 % su di voi e sul vostro assetto.
- Stare centrali in sella, non più a destra o più a sinistra, non con il bacino girato o storto;
- Sentire che si sta nel punto più profondo della sella (attenzione a staffe troppo corte che vi costringono a stare seduti troppo indietro - qui sarà difficile stare seduti bene);
- Le gambe scendono lungo i fianchi, appoggiando bene in ogni punto; Il tallone è il punto più basso, non troppo schiacciato giù (altrimenti si tende a spingere in avanti il piede che invece deve stare centrale, sotto al bacino);
- Spalla, bacino e tallone sono allineati;
- Rilasso le spalle, mi muovo, ruoto le braccia, le giro a destra e sinistra con torsione del busto (prendete coscienza del vostro corpo in sella);
- Togliete le staffe!! (Lavorare senza staffe è forse la miglior cosa anche se implica fiducia e una posizione corretta altrimenti ci si irrigidisce, le spalle avanzano, ci si tiene alla sella per non cadere, si guarda giù, ci si siede troppo indietro e si viene sbalzati fuori dalla sella più di prima…)
Per riuscire a montare senza staffe è necessario guardare bene in avanti, non in giù (l’ideale è guardare in mezzo alle orecchie del cavallo e comunque “oltre”…), assumere un assetto centrato bene ed essere pronti a seguire con il bacino il movimento (qualunque esso sia … trotto o galoppo). Si rimane dritti con il busto con le spalle ben aperte (non indietro). Le gambe rimangono nella loro posizione. Non servono per attaccarsi disperatamente. Stanno morbide lungo i fianchi del cavallo. Il protagonista assoluto è il BACINO!!!
Solo lui… quindi dovete essere “decontratti” anche voi 😊 ed esercitarvi a muovere ruotando in avanti e indietro bene il bacino.
Al trotto è più difficile! Dovete essere più veloci e pronti. Al galoppo il ritmo è più lento e il movimento è più morbido. Da dietro in avanti. Bisogna essere in grado di mantenere la propria posizione muovendo solo il bacino…isolandolo quasi dal resto del corpo. Potete fare degli esercizi con le braccia come tenerle aperte di lato o sui fianchi o dietro alla testa. In questo modo ci si abitua a “fare a meno del resto” e a pensare solo a stare seduti bene.
Il VOLTEGGIO è uno delle migliori attività propedeutiche per l’equitazione. Chi viene dal volteggio non avrà mai problemi a stare seduto e a seguire il cavallo o a essere indipendente con gli aiuti. Chi fa volteggio è abituato a chinarsi mentre galoppa, verso destra o sinistra, in avanti o indietro; è abituato ad alzare le gambe e a fare gesti o figure con mani e braccia; a guardare su, giù, di lato e altre infinite cose… senza mai perdere la connessione con la schiena del cavallo, senza mai essere in “ritardo” o in “anticipo” rispetto al movimento, senza mai temere nulla… in assoluta libertà e armonia ❤️
Parla l’ex volteggiatrice che c’è in me 😬
Per quanto riguarda poi il controllo del cavallo, la mezza fermata, la decontrazione e la partenza al galoppo vi invito a leggere i POST trattanti questi argomenti. Li trovate sul BLOG
L’unione della propria sicurezza in sella con la capacità di usare al meglio gli aiuti e di eseguire correttamente le transizioni porterà ad un risultato inaspettatamente buono! Il galoppo non sarà più quell’andatura “veloce e temuta e difficile”, ma sarà armonia pura, morbidezza, controllo e precisione. Bello da vedere, ma ancor più da sentire. Molto meglio del trotto 😜
Spero vi sia utile! A presto e buona giornata a tutti 😘
Daniela
Colgo l’occasione per avvisare che se qualcuno fosse interessato ad organizzare uno stage presso il proprio centro basta contattarmi per mail all’indirizzo:
👉 accademiaequestreonline@gmail
2 commenti
Per rispondere a Roberto… nemmeno io riesco a galoppare se non puntando il peso sulle staffe e stando in inforcatura tutto il tempo…il mio bacino è sempre troppo rigido…..forse anch’io sono un’eccezione…ahimè.
Spiegazione eccellente, completa ed esauriente. Il mio problema che ormai dura da 5 anni riguarda la rigidità del corpo . Purtroppo non riesco a seguire il movimento del mio cavallo. Ho provato a montare altri cavalli ma non c’è verso: sono sballottolato e rimbalzo provocandomi a volte anche dolore ai glutei e alla schiena! Senza staffe cambia poco. I consigli sono quelli di cui sopra ma metterli in pratica mi risulta quasi impossibile. Il trotto seduto al contrario mi riesce bene: l’ho trovato molto facile e divertente. Forse sarò un eccezione? Non lo so!! Grazie