TRUCCHI ED ESERCIZI PER TENERE FERMI I PIEDI E LE GAMBE

30 settembre 2019

Corinne mi chiede come fare a tenere più fermi i piedi, o meglio, a non perdere le staffe.

Lei va a cavallo da poco per cui è normale far fatica a stare “in posizione” e a pensare a tutto contemporaneamente.

La cosa però interessa anche chi “sa già andare”.

Io lavoro ogni volta sul mio assetto (quasi - a volte mi dimentico) e quando lo faccio, subito, mi sembra di essere incastrata in una posizione impossibile e innaturale... ma poi, puntualmente, i cavalli cambiano... miracolosamente. È matematico! Basta avere pazienza e superare la fase iniziale “scomoda”.

Come regola penso sempre che se sto troppo rilassata e comoda, quasi sicuramente non sono seduta al meglio.

Un assetto corretto è d’obbligo per poter dare gli aiuti nel modo corretto!

Si può stare anche più comodi o come si vuole e magari le cose funzionano comunque, ma non saprete MAI come “sarebbe potuto essere” se...

Sforzarsi e superare i propri limiti è sempre una buona scelta!

C’è chi ha difficoltà a tenere dritta la schiena, chi sta troppo indietro, chi sembra seduto su una sedia, chi chiude le spalle (io), chi tiene i gomiti in fuori, chi tiene le ginocchia troppo staccate, chi tira su il tallone per dare la gamba e chi fatica a tenere ferma la gamba e giù il tallone.

Intanto... quanto deve stare giù il tallone?
Dicono “pensa di schiacciarlo verso la sabbia”, “più giù, ancora più giù...”...

Sì e no! Dipende dalla sella e dalla lunghezza della staffa e dal tipo di lavoro che si intende fare. Per esempio, con la sella da salto e le staffe corte, o quando si galoppa in campagna, è necessario schiacciare bene giù il tallone per stare in equilibrio e “in sicurezza”. Il tallone basso riesce ad ammortizzare bene il movimento anche quando stiamo in assetto leggero. La gamba, in quella posizione, ci da modo di stare bene “attaccati” alla sella, anche in situazioni critiche (es. salti in campagna, sgroppate, scarti ecc.).

Quando si ha la staffa più lunga e così dovrebbe essere quando si lavora in piano, il discorso cambia. La gamba fascia di più il cavallo e scende bene lungo il lato del cavallo. Qui diventa più difficile schiacciare giù i talloni e se pur deve essere il punto più basso, non serve sforzarsi troppo. Non bisogna mai disturbare l’equilibrio, in generale. Se si cercano di assumere posizioni troppi innaturali (come quello della caviglia eccessivamente piegata) a volte non ci è più possibile seguire bene il movimento del cavallo. Allora è troppo. Dipende un po’ anche dalla mobilità della persona.

Una cosa che si può fare per migliorare il proprio equilibrio in sella, in generale, sono alcuni esercizi per l’assetto. Il perdere la staffa è una questione di distribuzione sbagliata del peso e mancanza di equilibrio. Di solito la linea spalla-bacino-tallone non c’è (è interrotta). Il bacino sta troppo indietro, spalle e piedi troppi avanti. In questo modo il bacino non è in grado di seguire il movimento e se proviamo ad alzarci (assetto leggero) ricadiamo in sella.

Esercizio da fare: ASSETTO LEGGERO! Tanto! Al passo (giro interi di campo e figure), al trotto e al galoppo (magari prima alla corda, con l’aiuto dell’istruttore). Poi anche liberi. Anche un continuo cambio tra stare seduti, trottare leggero e stare in assetto leggero (sollevati) aiuta. Non state solo sulla pista, ma fate anche delle figure. Anche al galoppo, alternate lo stare su con lo stare seduti. Rimanete in posizione per mezzo giro o per un circolo e poi cambiate. Provate a dare gli aiuti anche finché state su (soprattutto usate le gambe) e tenete i piedi sotto di voi, in modo da non faticare a stare su. Il ginocchio si piega quanto necessario per trasmettere bene il movimento (dal bacino al ginocchio al tallone). All’inizio ci si può aiutare appoggiando i pugni sul collo del cavallo o tenendo un po’ di criniera. L’importante è non cadere sulla schiena del cavallo pesantemente.

Provate a fare qualche giro anche senza staffe, tenendo gambe e piedi come se aveste la staffa, senza sforzarvi troppo. La priorità ce l’ha la mobilità del bacino e il “seguire il movimento” stando belli dritti.

Aiuta anche provare a cambiare la lunghezza della staffe, anche esagerando. Sia più corte che più lunghe. Poi ripetete gli esercizi in assetto leggero in questo modo. Poi cambiate ancore. Più ci si mette in condizioni nuove e sconosciute più poi vi sembrerà naturale e comoda quella giusta (quella più adatta a voi e alla situazione).

Spero sia d’aiuto a qualcuno 😘

Un abbraccio,

Daniela





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