CHE COSA FARE SE IL CAVALLO SGROPPA

16 dicembre 2017

Oggi mi va di parlare di questo perché Layla oggi ha dato il meglio di se 😂.
Posseduta dal demonio e tutto il lavoro solo per arrivare ad un minimo di decontrazione...
Nient’altro era possibile ed era già tanto arrivare a quello. L’altro giorno era quasi pigra. Personalmente preferisco la carica alla flemma, ma nessuna delle due va bene per lavorare.
(Oggi credo fosse dovuto al fatto che gli altri stavano mangiando!!!!! E io ho avuto la fantastica idea di tirarla fuori proprio in quel momento...non deve aver amato l’idea ... 😅)

Il cavallo giovane è pieno di entusiasmo ed energia, il che di per se non è niente di grave, anzi. Ci piace quando hanno carattere!
Tra piccole rallegrate e pericolose sgroppate ci sono un’infinità di possibili scenari, infatti non esiste un segreto universale per evitarli. Ma c’è qualche piccolo accorgimento da sapere per evitare spiacevoli sorprese.


Intanto prima di salire in sella, se il cavallo è in box da qualche tempo, è meglio fargli trascorrere del tempo fuori, all’aperto, in paddock o in campo, da solo o in compagnia. Il top sarebbe se fosse sempre fuori, allora gli episodi di euforia eccessiva spariscono del tutto, ma in pochi casi questo è possibile. In ogni caso, se il cavallo ha modo di “sfogare” il surplus di energia accumulato da solo, è meglio sia per lui (che non collega lo scatenarsi con l’essere montato) che per noi (perché evitiamo di farci del male o di dover litigare).
Se poi noto ancora troppa foga, prima di salire giro il cavallo alla corda. Qui non lo faccio correre all’impazzata, ma inizio a lavorare, gli faccio fare riscaldamento, cercando di mantenere l’attenzione rivolta verso di me e cercando di decontrarrlo già qualcosina (v. post riguardanti il lavoro alla corda).


Se abbiamo a che fare con un simpaticone 😍 allora qualche rallegrata ci scappa, soprattutto nei mesi freddi... noi ci teniamo pronti. Se già ce lo aspettiamo teniamo di un buco più corte le staffe e ci prepariamo con “l’assetto di sicurezza” (punta del piede davanti alle ginocchia - in pratica sto un po’ più avanti con i piedi e bene giù con i talloni, non troppo dentro alla staffa UTILI SONO LE STAFFE DI SICUREZZA DI CUI PARLAVO NEL XMAS POST #4 Tech Stirrups).


Oltre a questo sto leggermente sollevata dalla sella in modo da evitare nel modo più assoluto di ricevere in pieno la schienata da sotto. Questa farebbe un effetto catapulta 😂😂!!
Se invece ammortizzo stando più leggera, quasi sollevata, quasi non mi accorgo.
Poi... già al primo segnale... uno scatto della testa, un verso, un irrigidirsi o distrarrsi improvviso o cose simili... devo agire! Come? Pretendendo qualcosa subito! Metto la gamba e mando avanti anche con l’aiuto della voce oppure il contrario, torno indietro di un’andatura, cambio direzione, chiedo una girata stretta, insomma pretendo un impegno deciso ed immediato! Devo evitare che la testa venga tirata giù, tra le gambe, alzandola subito. Finché la testa è alta non può incurvare la schiena, quindi niente rodeo.


Con la richiesta immediata (e inaspettata) di un qualcosa collego il TENTATIVO DI SFURIATA con LAVORO! Spero così di evitare altri tentativi. Se poi il cavallo risponde bene ed evita la sfuriata ci deve essere un piccolo premio sotto forma di voce (eviterei la carezza perché il momento potrebbe essere sfruttato a nostro svantaggio). È stato bravo, ma non cantiamo vittoria troppo presto. Quando la situazione è delicata, di solito non si risolve in pochi minuti, ma c’è da lavorare un po’... finché tutto torna alla normalità e il cavallo si tranquillizza. Allora inizia a masticare, sbuffare e distendersi..... ooooooo..... oggi mi ci sono voluti quasi 40 minuti con Layla 😅. Ma alla fine ce l’ho fatta 💪🏼 era bella sciolta e rilassata, ma non stanca. Sarebbe stata pronta per lavorare, se non fosse che è ancora all’inizio del suo addestramento e 40 minuti mi sembravano sufficienti. Abbiamo terminato in serenità e domani tutto andrà a meraviglia!

I cavalli sono come noi, hanno giornate buone e meno buone. Il cavaliere deve solo stare tranquillo e non farne un dramma o una questione personale. Soprattutto ogni tentativo del genere deve essere debellato dal principio, alla radice, prima che diventi serio. Se il cavallo scoprisse una nostra debolezza o esitazione o riuscisse a disarcionarci, capirebbe che facendo così... cavaliere eliminato... niente lavoro! Siamo noi a dover essere bravi, pronti e abili a trasformare un’energia in qualcosa di positivo e di far piacere il lavoro al cavallo in modo che non gli passi nemmeno per la testa di voler in qualche modo sfuggire da lì, anzi.

Layla alla fine era dolcissima, reagiva benissimo e non ha mai lavorato bene al galoppo come oggi. Ogni cosa ha i suoi lati positivi...sta a noi riconoscerli ed enfatizzarli.

A domani 😘 con il mio numero preferito #7





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