ESERCIZI PER MIGLIORARE L'ASSETTO
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"Un giorno dovrei fare qualcosa per il mio assetto..."
Chi non conosce questo tipo di pensieri?
Bene, perché non cominciare ora (o la prossima volta che salite in sella)!
1) Per il primo esercizio servono mani libere. Lavorare alla corda non è solo indispensabile per i principianti, ma utile e necessario anche per chi è già bravo. Ogni tanto va bene far longiare il cavallo ad una persona che lo sappia fare e pensare "solo" al proprio assetto. Piagate i gomiti a 90 gradi e aprite le mani, con le dita vicine. Il palmo guarda in su. Ora alzate le mani in modo alternato, quasi fino alle spalle, muovendo solo l'avambraccio. Il tutto a ritmo di trotto. Sì, avete sentito bene, trotto! Seduto, ma ancora meglio se leggero, perché così, oltre a lavorare sull'indipendenza degli aiuti (le mani fanno una cosa - il corpo fa dell'altro), lavorate anche sull'equilibrio.
2) (Questo non è fattibile da tutti, mi rendo conto, ma è ottimo) VOLTEGGIO!
Io l'ho praticato molto, in passato, ma anche per chi non l'ha mai fatto, andrebbe usato come integrazione all'equitazione per lavorare su aspetti quali equilibrio, scioltezza, senso del ritmo, coordinazione, "coraggio", sensibilità ecc ecc Infiniti sono i benefici del trovarsi a contatto quasi diretto con il cavallo, senza avere staffe o redini... e non sto parlando solo per i bambini. Anche gli adulti, tutti, possono provare con qualche semplice esercizio, in tutte le andature. Chiaramente senza MAI nuocere alla schiena del cavallo. Solo cose che siamo certi di riuscire a fare/far fare, senza esperimenti pericolosi.
3) Molto semplice e si può fare in ogni momento. Girare la testa da ogni parte in tutte le andature e in ogni situazione. Guardate il soffitto, o cielo, poi in basso, poi di lato, poi dall'altro lato. Questo esercizio, soprattutto al trotto e galoppo, ci spiazza completamente. Molto importante per aprire la mente, non fossilizzarsi e riuscire a coordinarsi sempre.
4) Allungare ed accorciare (anche di parecchio) le staffe, durante una stessa sessione di lavoro. Staffe troppo corte fanno stare toppo "seduti" (come su una sedia - troppo indietro con il bacino), staffe troppo lunghe bloccano l'assetto e il movimento e tendono a farci inarcare troppo la parte bassa della schiena. Non vanno bene ne troppo lunghe ne troppo corte, ma per riuscire a trovare la lunghezza perfetta bisogna provarle tutte. L'assetto così diventerà dinamico e l'equilibrio migliora, consentendo così di migliorare l'uso degli aiuti, in diverse situazioni.
5) Altro esercizio poco impegnativo dal punto di vista organizzativo è quello di respirare consapevolmente. Soprattutto di espirare bene, sedendosi bene nella sella, senza perdere la tensione positiva di cui si parlava in uno dei precedenti Xmas POST. Si inspira con il naso e si espira con la bocca, senza strane smorfie, la bocca resta rilassata. Sapete che affinché il cavallo raggiunga la decontrazione e si rilassi, è indispensabile che anche voi lo facciate?! Spesso ci si dimentica di respirare e si è (inconsapevolmente) tesi. Respirare a fondo per più volte, facendoci caso, aiuta moltissimo.
6) Esercizio per la mobilità del bacino, mantenendo stabile il busto. Alzate una mano verso il soffitto (o cielo) e montate con una sola mano. Prima al passo, poi al trotto, poi al galoppo. Va bene alla corda, ma si può fare anche da soli. Aiuta anche a migliorare l'uso del peso e delle gambe per i cambi di direzione o le transizioni. Con una sola mano si è costretti a pensare molto di più a quello che si fa.
7) Per capire se le mani sono indipendenti dal busto, come dovrebbe essere, metto un frustino, di traverso, sopra i pugni (tengo normalmente le redini). I pollici tengono in posizione il frustino. In questo modo, al trotto leggero, riesco a vedere se quando mi alzo e mi abbasso le mani seguono il movimento del resto del corpo, o se riescono ad essere indipendenti e a rimanere in posizione.
8) Al trotto, in circolo. Faccio mezzo circolo al trotto leggero e mezzo circolo in assetto leggero. Il continuo cambiamento di posizione e la diversa angolazione del bacino e della gamba, aiutano a stabilizzare l'assetto e a migliorare la sensazione del ritmo. Anche l'equilibrio migliora. Si può rendere ancora più complicato, facendo una terza parte al trotto seduto.
9) Per riuscire a stare seduti bene in sella, soprattutto al trotto seduto, un buon esercizio è il seguente:
Alterno tra spingere eccessivamente il tallone in basso (questo è una posizione sbagliata perché blocca completamente le articolazioni della gamba, a partire dalla caviglia) e spingerlo un pochino meno in basso (alzandolo leggermente). Quando lo alzo un pochino, seguo il movimento del cavallo ammortizzandolo. In questo modo mi rendo conto qual'è la posizione del tallone ideale. Va bene sì, che punti in basso, ma il peso deve essere distribuito bene sul piede e sulla staffa, altrimenti il piede viene spinto troppo in avanti o la posizione risulta innaturale e il movimento viene bloccato.
10) Uno dei miei preferiti. Anche qui si impara a stare in equilibrio e centrali, seduti ben profondi, nella sella. In pratica al trotto seduto (meglio se alla corda o con un cavallo bravo che resta sulla pista) lascio le staffe e alzo e abbasso, a ritmo di trotto, le ginocchia. Non poco! Se è troppo difficile (e lo è) appoggiate pure le mani davanti a voi, sulla sella, finche fate le alzate. E tiratele ancora più su quelle ginocchia 😜
Buona domenica a tutti!!! 😘
NOI OGGI PRANZO DI NATALE IN MANEGGIO ❤️
Un abbraccio,
Daniela