LA TESTIERA - ALCUNE COSE DA SAPERE

18 dicembre 2017

Si parla così spesso del chiudibocca, incriminandolo (v. POST qui), ma in realtà ci sono cose molto più importanti da tenere conto quando si usa una testiera.
La parte più delicata della testa del cavallo è la nuca, ossia la parte subito dietro alle orecchie, esattamente dove passa la parte della capezza.

Qui i nervi sono esposti perché passano direttamente "sotto la pelle". 

Ormai le testiere sono fatte così bene, che le nostre azioni delle redini non si ripercuotono più in via diretta sulla nuca, ma bisogna fare attenzione che il passante in quel punto sia bello largo e morbido, non stretto, che fa pressione in modo puntuale.


Altra cosa è la capezza che non deve essere stretta troppo o in un punto sbagliato. La distanza dall'osso zigomatico deve essere di due dita. Se fosse più in basso premerebbe troppo sul dorso del naso. Più in basso si va, più questo è delicato.
Va stretto tanto da tenere bene in posizione la capezza, ma senza stringere troppo. Bisogna che ci sia un minimo di lasso e che sia possibile farci passare un dito o due.


Se è troppo stretto, questo vale anche per il chiudibocca, oltre a premere sul dorso del naso, impedisce la corretta deglutizione della saliva. Un cavallo, durante il lavoro, generare molta saliva, fino a riempire un secchio. Dove va a finire questa saliva? Noi non la vediamo (ne vediamo solo poca e questo va bene perché indica una masticazione attiva). Se però il cavallo non riuscisse a mandarla giù correttamente potrebbero esserci reazioni come sbattere la testa o cercare di aprire la bocca, problemi di lingua o simili. Molto spesso poi l'umano cosa fa: Stringi quella cinghia! Metti un chiudibocca! Senza pensare che magari la causa dei problemi viene proprio da lì, basterebbe allentare un buco.


Il sottogola deve essere stretto in modo da permettere il passaggio di un "pugno", non sotto la gola, ma sul lato della ganascia.


L'imboccatura deve essere giusta di larghezza, in base alla conformazione della bocca del cavallo. Non devono esserci spazi tra gli anelli e i lati della bocca, ma questi ultimi non devono finire in bocca per nessun motivo, ne pizzicare i lati della bocca. La forma dell'imboccatura, dritta, anatomica o altre va scelta in base alla forma del palato. Provate ad osservare il palato e la lingua del cavallo e a capire quale tipo di forma potrebbe andare bene per il vostro cavallo.


Se l'addestramento è stato approcciato in modo corretto, ogni cavallo dovrebbe essere montabile, senza problemi, con un filetto semplice. Il contatto tra la mano e la bocca deve essere leggerissimo e la risposta agli aiuti, che sono in primis peso e gambe, deve essere precisa. La mano non plasma il cavallo e non porta in posizione nulla. Queste cose sono conseguenze di un assetto e di un impiego corretto dell'insieme di tutti gli aiuti. La mano si limita a mantenere un leggero contatto. Quindi perché mai dovrei usare un morso più "duro".

Non è la bocca a dovermi permettere di lavorare.
Questi argomenti sono tutti trattati nel dettaglio nel libro LA SCALA DI ADDESTRAMENTO (lo trovate sul sito o qui in vetrina).

 

Una testiera con cui mi sono trovata molto bene è la seguente (io ho cambiato il frontalino poi perché non mi faceva impazzire...):

https://www.loesdau.de/trensenzaum-grand-prix-ii-521057.html

Le misure sono Vollblut e Warmblut (M e L). Vollblut è una testolina più da purosangue, Warmblut sono i tedeschi grandi e grossi. 

Un abbraccio,

Daniela

 





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