Come si arriva al TROTTO MEDIO?

Come si arriva al TROTTO MEDIO?

Qualcuno pensa che basta accelerare per far diventare l’andatura “media” 😅

Altri pensano che il trotto medio sia cosa per pochi e che non tutti i cavalli siano in grado di muoversi in un certo modo. Oppure pensano che il limite dipenda da loro. Pensano di non avere le capacità di fare una richiesta del genere.

Sbagliato
Sbagliato
Sbagliato

1. Medio non significa più veloce! Il ritmo non cambia. Cambia solo l’ampiezza della falcata e il tipo di impulso;

2. Ogni cavallo ha in se il potenziale per fare sia il trotto che il galoppo medio (il che non vuol dire che tutti siano pronti per farlo - ci si arriva con l’addestramento in modo graduale);

3. Non ci vuole un genio. Nessun modo misterioso di intervenire. Semplici aiuti di base. Applicati in modo corretto.

Quindi come si fa ad arrivare ad un buon trotto medio?


Come sempre c’entra la comprensione dei principi dell’equitazione. Se si capisce che cosa succede quando il cavallo apre le falcate, si può capire anche cosa bisogna fare dall’alto. Lo studio dell’equitazione è così importante proprio perché se i concetti non sono ben chiari nella nostra testa, è difficile applicare le cose in pratica.

Non posso arrivare a qualcosa che devo improvvisare perché non ho idea di come funzioni. Posso andare a tentativi. Forse ci arrivo anche, ma il tempo che ci vuole per fare bene le cose è molto più del necessario.

Concetto 1: il passaggio dal trotto (o galoppo) di lavoro a quello medio richiede TEMPO. Parecchio tempo. Inizialmente si arriverà solo ad un timido ampliamento, poco visibile da fuori. Perché ci vuole tempo? Perché l’impulso aumenta, man mano che la muscolatura si sviluppa. Quest’ultima ha bisogno di tempo. Non si evolve da un giorno all’altro.

Concetto 2: si procede un po’ per volta anche nella stessa sessione, partendo da richieste più “soft” a richieste più azzardate, fino a trovare il punto “limite”, oltre al quale si incorre in errori di ritmo. Questo va evitato! Appena sento che un filino in più renderebbe l’intera situazione instabile, devo fermarmi. Questa sensibilità si sviluppa (tutti possono!).

Concetto 3: non succede nulla se sbagliate o esagerate una volta. Non avere paura di sbagliare, altrimenti non andrete mai oltre. Osate! Per sentire le sensazioni giuste e per distinguerle da quelle non giuste bisogna spingersi al limite, altrimenti rimane tutto incerto e non si sa mai bene qual’è il proprio limite e quello del cavallo (parlo di limite attuale);

Concetto 4: si ripete la richiesta un paio di volte. Soltanto dalla terza o quarta volta potrò notare un cambiamento. Se mi fermo troppo presto e non raggiungo il limite attuale del cavallo, non potrò superarlo e la sessione non sarà allenante. Sarebbe un po’ come fare un lavoro a metà.

Concetto 5: prima di fare richieste del genere devo avere il cavallo bene davanti agli aiuti. Mi deve rispondere alle mezze fermate e devo aver raggiunto la decontrazione. L’evoluzione delle falcate fa parte della fase di lavoro. Un puledro, che ancora non raggiunge gli step precedenti, non può arrivare ad ampliare le falcate. Affretterebbe solo l’andatura e cascherebbe sulle spalle.

A breve pubblicherò un video di me e Rungie in cui vediamo come lavoriamo su questo aspetto, così lo vedete nella pratica. Non avviene nessun miracolo in una sessione però. I cambiamenti sono minimi e si notano di mese in mese.

Noi adesso abbiamo consolidato l’addestramento di base. Ora si passa oltre. Quindi andremo a lavorare pian pianino sulle seguenti cose (che vedremo nei prossimi video appunto):

- Evoluzione di trotto e galoppo (in direzione del medio);
- Migliorare transizioni in generale (soprattutto trotto alt);
- Cominciare a fare prime transizioni passo-galoppo (più avanti anche galoppo-passo);
- Migliorare la reattività agli aiuti unilaterali e la flessibilità/dirittura con movimenti laterali;
- Iniziare a chiudere trotto e galoppo facendo prender più peso al posteriore in modo graduale con transizioni e girate più strette (volte);
- Primi accenni di galoppo rovescio;
- Passi indietro.

Vedete come il tutto va in direzione F. Ora viene da chiedere: “Ma quindi farai principalmente dressage?”

Assolutamente no 😬 il dressage lo vedo come un mezzo. Anzi, come IL mezzo per andare avanti con l’addestramento. Il dressage è addestramento.


Manuali utili: La scala di addestramento, L’addestramento di base del cavallo sportivo & Il cavaliere illuminato

Se invece vuoi fare il grande passo e imparare tutti i concetti dalla A alla Z, con calma, affrontando le cose un po’ per volta e pianificando il lavoro insieme a me e ai miei allievi a distanza, puoi iscriverti a vita all’Accademia Equestre Online.

A presto!
Un abbraccio,

Daniela
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